Connessione veloce in montagna

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Connessione montagna

In una classifica immaginaria dei posti dove si possono incontrare grandi difficoltà ad avere connessioni internet veloci e di buona qualità, la montagna viene ai primi posti. Chi frequenta abitualmente località ad alta quota conosce bene il problema del restare connessi in montagna, che si presenta con implicazioni particolari se la connessione è ricercata per motivi di lavoro, meeting online, ricezione e caricamento di files dalle grandi dimensioni.

Che tipologia di reti ci sono in montagna?

Va subito detto che la situazione è migliorata rispetto ad anni fa, sia per quanto riguarda la navigazione da cavo che da antenne, sempre più località anche oltre i mille metri sono raggiunte da copertura, soprattutto sulle Alpi il potenziamento delle reti è stato evidente negli ultimi due anni anche nelle aree scarsamente popolate, ma resta molto difficile che il rifugio in alta montagna sia fornito di fibra, o anche solo raggiunto da una Adsl.

Molto più facile trovare la connessione per via aerea, confidando che sempre meno aree geografiche siano offline.

Ovviamente a determinare la debolezza o l’assenza di segnale possono poi essere le condizioni metereologiche e non necessariamente le bufere di neve, il vento è un nemico maggiore per la stabilità di una connessione e il rischio interferenze.

Diverso è il discorso per le località montane più urbanizzate, ad esempio in Valtellina sono presenti operatori che agiscono in partnership con gestori nazionali di telefonia che stanno estendendo le coperture in fibra e l’attivazione e gestione di aree HotSpot per rispondere alle differenti esigenze di connessione in ogni luogo per aree private e pubbliche. Una notizia che dovrebbe farci sentire più tranquilli.

Come assicurarci una connessione veloce anche ad alta quota

La prima accortezza, se si vuole restare connessi in montagna, è cercare di acquisire più informazioni possibili sul posto dove si sta andando e quindi accertarsi presso la struttura che sia questa un albergo o un bed and breakfast se c’è un router che distribuisce il segnale in wi-fi, dove è collocato e la velocità media riscontrata.

La seconda ‘indagine’ va fatta sulla linea mobile per sapere se le zone che si visiteranno hanno il segnale in 4G, senza il quale è praticamente impossibile avere un traffico dati che permetta anche di usare WhatsApp.

Attenzione poi alle zone di confine dove si può finire in roaming con operatori di altri paesi, questo non è più un problema di costi, anche se bisogna stare attenti, molte telefoniche danno una quota limite di giga per la navigazione in roaming all’estero.

Router mobili portatili, surfstick, schede aggiuntive possono aiutare?

In mancanza di connessione in fibra ‘mettere in valigia’ un numero congruo di giga sarà utile se si deve lavorare per molte ore al giorno, o se si vuole disporre di tempo libero senza pensieri con streaming di film e serie.

Questi possono essere ottenuti anche solo attraverso la disponibilità di traffico dati della SIM del telefonino in modalità hotspot verso computer e tablet, ma in alternativa si possono comprare dei router mobili portatili, le cosiddette saponette o surfistick con usb da collegare al computer.

Dal punto di vista della qualità del segnale cambia poco o nulla, se il cellulare funziona bene le prestazioni saranno le stesse, ma per la quantità di giga significa che ne avremo molti di più a disposizione per tutte le nostre attività.

Inoltre sarà bene tenere la situazione sotto controllo con le varie app che ci dicono quanti giga sono stati consumati e quanti ne restano prima di andare sul traffico supplementare e rischiare anche blocchi alla navigazione.

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