TIM ha annunciato che dallo scorso novembre 2020 sulle nuove SIM card, sia quelle con una nuova numerazione che quelle con un numero migrato al momento dell’attivazione viene disabilitato in automatico ogni acquisto di servizi a valore aggiunto che possono essere forniti via SMS, MMS, o anche solo attraverso la connessione dati. Vi rientrano quei servizi chiamati anche ‘premium’ o a ‘contenuto’ come i giochi, i video, la musica in streaming, news, meteo e oroscopi da società terze, il cosiddetto “Barring”, con l’eccezione dei servizi bancari, di ticketing e il televoto. In questo primo caso dunque non è necessario disattivare i servizi a pagamento TIM, il barring automatico riguarda tutti i piani tariffari e le card intestate ai minori prevedono anche la disabilitazione permanente ai servizi a contenuto ‘Adult’, non modificabile sino al compimento dei 18 anni dell’intestatario del contratto.
È la stessa TIM sul suo portale a dare queste informazioni:
Tuttavia è possibile anche mettere un blocco dei servizi a pagamento non richiesti, o che semplicemente non si ha più voglia di avere. Sempre la TIM fa sapere che in ogni momento si ha la possibilità di disattivare il barring dalla propria SIM, così come richiederne la riattivazione in un secondo momento. Le modifiche possono essere fatte sull’app MyTim nella sezione dedicata “Linea-Gestisci”, o utilizzando l’assistente virtuale (Angie) scrivendo “voglio attivare la Black List”. Oppure inviando un SMS al 119 sempre con la stessa dicitura “voglio attivare la Black List”, in alternativa c’è sempre la possibilità di contattare telefonicamente gli operatori del 119, o il Call Center Unico al numero verde 800.44.22.99, o chiamare il servizio assistenza del provider del servizio. Per ogni modalità scelta la TIM invierà un SMS di conferma dell’attivazione del blocco all’acquisto dei servizi premium. Sul sito è specificato che è consentito “chiedere anche l’inibizione di specifiche categorie di servizi a valore aggiunto, quali ad esempio, servizi vietati ai minori di 18 anni, i servizi di informazione/notifica bancaria, i servizi di televoto”.
Ma anche per chi volesse attivare dei servizi a valore aggiunto sulla propria utenza la TIM ha attivato dallo scorso 25 novembre una procedura che prevede l’inserimento di un PIN di controllo (one time password) inviato sul cellulare per ogni richiesta di acquisto. Oltre a bloccare la compagnia può anche rimborsare nel caso di una attivazione non richiesta. Anche in questo caso ci si può rivolgere a più canali: chiamando il 119 o il call center all’800.44.22.99, inviando un SMS gratuito al servizio clienti 119 con il testo “reclamo servizi VAS non richiesti”. La TIM si riserva di fare delle verifiche, al termine delle quali se l’esito sarà positivo procederà al rimborso. In quel caso il cliente ha diritto al rimborso tramite riaccredito sul conto telefonico entro 10 giorni lavorativi dalla verifica se si ha una carta prepagata, o sulla prima fattura utile se si ha un abbonamento. Il reclamo va inviato entro sei mesi dall’acquisto considerato erroneo del servizio.