WiFi 7: come funziona la nuova rete senza fili

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Wifi 7 come funziona la nuova rete senza fili

Quando abbiamo un problema di velocità di Internet e chiamiamo un help desk è ancora piuttosto comune sentirsi dire “devi connetterti con il cavo per verificare le reali prestazioni della rete”. Ecco, a breve questa risposta non sarà più attendibile: il WiFi 7 è in rampa di lancio ed è in grado di garantire dei nuovi standard di connettività sinora impensabili.

Vediamo cosa significa WiFi 7, come funziona e quali sono le sue potenzialità per una tecnologia che negli ultimi 10 anni ha compiuto passi da gigante, sia per quanto riguarda le performance, sia per quanto riguarda la sua affidabilità, tanto che sono sempre di più i computer portatili di ultima generazione prodotti senza le porte del cavo ethernet e che vanno ad uniformarsi all’universo dei dispositivi mobili e delle console ‘wireless native’.

Quanto è migliore il WiFi 7 rispetto al 6?

La risposta è molto semplice. Stiamo parlando di un nuovo standard in grado di trainare la velocità di connessione a 46 Gbps, basti pensare che la versione migliore sinora, la 6, viaggia a 9,6 Gbps, riducendo della metà la latenza che è l’intervallo di tempo che serve, perché un input raggiunga un dispositivo della rete e ne ottenga una risposta. La nuova tecnologia multi-link si muove su tre canali, uno nella banda a 2,4 GHz e due nelle bande a 5 e 6 GHz. Ciò significa avere più opzioni per un client di utilizzare i canali migliori. I dispositivi fanno switch automatico sul canale migliore, una cosa che succede già oggi, ma con più possibilità e canali che permettono di diminuire la latenza. Non solo: con il Multi-Link il device può operare su più bande simultaneamente per ottenere un ulteriore vantaggio per la diminuzione della congestione e della latenza. E il WiFi 7 ha una funzione chiamata “Preamble puncturing” che elimina lo spettro interferito e rende disponibile il canale contiguo. Fuori dal linguaggio tecnico ciò significa che i canali vengono messi insieme automaticamente per crearne uno più ampio e performante.

Cosa si può fare con il WiFi 7

Il WiFi 7 aiuterà applicazioni come la realtà virtuale, la realtà aumentata, i giochi e il lavoro da remoto per ottenere tutto quello di cui si ha bisogno ad un’alta velocità di trasferimento dati, con interruzioni minime. Per quanto riguarda il mondo business, il WiFi 7 potrà migliorare l'esperienza edge-cloud e per rendere più efficace l'utilizzo della rete nelle situazioni ad alta densità di traffico Wi-Fi, proprio come gli uffici. E la connessione senza fili di prossima generazione permetterà anche 16 antenne per ricevere e trasmettere dati aiutando non poco più device con flussi simultanei 2x2.

Quando sarà disponibile il WiFi 7?

Le previsioni più ottimistiche lo danno per disponibile a partire dall'autunno del 2022 o al più tardi all’inizio del 2023. Si sono verificati dei ritardi dovuti prevalentemente alla produzione dei componenti a seguito delle turbolenze internazionali create dal conflitto tra Russia e Ucraina e gli ultimi duri lockdown anti pandemia imposti nei più importanti distretti dell’industria tecnologica in Cina. E questo perchè l’adozione del nuovo standard avrà bisogno di nuovi router, i produttori stanno aggiornando i modelli per l’immissione sul mercato, offrendo i chipset compatibili con questa tecnologia ai suoi clienti che producono hardware.

Infine attenzione, con l’avvento del WiFi 7, non tutto quello che si ha sarà da buttare via, chi ha il WiFi 6 o l’ultimo nato 6E è comunque in possesso della strumentazione wireless al momento top per navigare, sistemi che inoltre non saranno abbandonati del tutto, anche in presenza della tecnologia di livello superiore. E da non dimenticare che WiFi 7 non vorrà solo dire avere una macchina più veloce nella Formula 1 della connettività, gli esperti dicono che il cambio di velocità per l’utente medio non sarà nemmeno avvertibile se viene dalla tecnologia appena precedente: la vera differenza la farà la stabilità e la qualità della connessione, unita alle accresciute capacità operative.

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