La rimodulazione del contratto di luce e gas

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Rimodulazione luce gas

L’ultima annata è stata caratterizzata da una vera e propria bufera riguardo il caro energia. Tale rincaro dei prezzi arriva da lontano: parte dalla fine del 2021 per poi concretizzarsi durante tutto il 2022 anche a causa delle ben note vicende geopolitiche. È capitato, a prescindere dal rincaro generale, che alcuni fornitori applicassero delle rimodulazioni dei contratti di luce e gas.

Le rimodulazione sono una prassi normale, ma alla quale è doveroso stare particolarmente attenti. Vi mostriamo alcuni esempi per potervi mantenere all’erta sul vostro contratto di fornitura e poter cambiare fornitore al momento giusto.

Come funziona la rimodulazione del contratto

I contratti di fornitura non sono per sempre. Partiamo con una prima distinzione fondamentale che chiarifica bene la questione. Esistono due tipi di rimodulazione del contratto:

  • Rimodulazioni con condizioni predeterminate
  • Rimodulazioni con condizioni non predeterminate

Avete presente le pubblicità in cui si dice “Prezzo bloccato per i primi due anni!”? Ecco, dopo quei due anni il prezzo si sblocca, che vi piaccia o meno. Questo è il caso di una rimodulazione con condizioni predeterminate: significa che, nel momento di sottoscrizione del contratto, sia il fornitore che il cliente sono a conoscenza del fatto che il prezzo, dopo il periodo stabilito, cambierà. Il cliente, nel momento della sottoscrizione, sa già a quanto ammonterà la differenza di prezzo sulla bolletta. In un certo senso, il cliente è stato avvisato sia del termine del periodo sia della differenza di prezzo che si troverà a dover pagare al termine del periodo promozionale.

Il secondo caso, ossia le rimodulazioni con condizioni non predeterminate, sono quel tipo di rimodulazioni dove il cliente non è a conoscenza del prezzo che andrà a pagare a termine del periodo promo. Questo tipo di cambiamento potrebbe avvenire anche prima del termine del periodo di prova, in ogni caso, il fornitore ha l’obbligo di comunicare la variazione al cliente. La comunicazione può avvenire tramite un canale alternativo come app o sito, ma deve necessariamente essere prima comunicata sull’ultima bolletta prima della rimodulazione. Fate fede a quella e non accettate cambiamenti prima di averla ricevuta.

Come evitare le rimodulazioni del contratto

Le normative difendono i consumatori in questo caso. Non è prevista nessun tipo di penale per l’interruzione di un contratto di fornitura. Questo significa che in ogni momento, i consumatori sono liberi di accasarsi presso un nuovo fornitore nel momento in cui ricevono una rimodulazione contrattuale. Il consiglio è, quindi, quello di leggere sempre molto attentamente le bollette, le aziende sono obbligate a comunicare le rimodulazioni tramite questo strumento. Una volta accertati del cambio di prezzo, datevi un’occhiata intorno e scegliete la fornitura che più rispecchia le vostre esigenze.

Allo stato attuale, ai fornitori, il Decreto aiuti Bis ha vietato di modificare i prezzi di luce e gas fino alla data del 30 aprile 2023. Le clausole contrattuali secondo cui gli operatori in ambito energetico possono modificare unilateralmente il prezzo sono dunque sospese: se vi sono state comunicate rimodulazioni in tempi recenti, fate estrema attenzione, potrebbero configurarsi come illegittime.

Le rimodulazioni contrattuali sono una materia da maneggiare con cura, soprattutto se siete a ridosso della scadenza del periodo promozionale. Per cui, prima che vi troviate al buio e al freddo, controllate bene le vostre bollette, fate una sana indagine di mercato e sentitevi liberi di seguire la convenienza in ogni momento. Siete campioni del risparmio, non vi fate intimorire!

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