I voucher connettività rivolti a professionisti e piccole imprese sono stati ideati per i titolari di Partita Iva, le micro, piccole o medie aziende fino a 250 dipendenti e con fatturato di massimo 50 milioni annui. La regola dice che è prevista l’erogazione di un solo voucher per P.IVA.
Puoi richiedere il Voucher MISE per attivare nuovi servizi di connettività o per migliorare la connettività già attiva. La velocità da attivare dovrà essere la migliore disponibile presso la sede di installazione. A ciascun beneficiario, identificato con una Partita IVA/Codice Fiscale impresa, potrà dunque essere erogato un solo voucher (per le imprese che hanno più sedi è prevista comunque l’assegnazione di un solo bonus). Alle imprese sarà concesso un contributo che potrà variare in considerazione delle diverse caratteristiche di connettività e in presenza di step change (inteso quale incremento della velocità di connessione) rispetto al livello di connettività eventualmente già disponibile presso la sede dell’impresa, realizzato con qualsiasi tecnologia che soddisfi le prestazioni richieste. Le imprese potenziali beneficiarie potranno richiedere il voucher ad uno qualunque degli operatori accreditati, fino ad esaurimento delle risorse stanziate e, comunque, non oltre il 15 dicembre 2022.
Il valore del voucher messo a disposizione dal MISE varia da un minimo di 300 euro sino a 2.500 euro secondo le caratteristiche della connettività. Gli importi saranno distribuiti nei 18 e i 36 mesi dall’attivazione del servizio. Tuttavia, è bene farne richiesta il prima possibile: le risorse stanziate sono infatti limitate e condizionate dalla migliore velocità di connessione disponibile all’indirizzo di attivazione. I fondi sono stati resi disponibili dopo pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale e in un secondo momento estesi alle partite Iva e ai professionisti.
I voucher sono di tre tipi: A (300 euro), B (500 euro) e C (2.000 euro) cui possono aggiungersi 500 euro per eventuali costi di collegamento, ovvero lavori per portare la fibra. Il valore del voucher varia in base alla velocità disponibile presso l’indirizzo del cliente, cui corrispondono differenti offerte commerciali. La richiesta va inoltrata direttamente tramite la compagnia telefonica, a patto che risulti tra gli operatori accreditati,
anche quella presso cui si è già abbonati per chiedere un upgrade, proprio perché la misura è stata pensata per permettere a professionisti e imprese di migliorare la propria connessione e passare ad una connettività ultraveloce. Unico adempimento extra la compilazione di un modulo di domanda di ammissione al contributo.
Dei circa 590 milioni di euro messi sul piatto per la misura sarebbe ancora disponibile l’85% del totale. Le risorse sono tratte dal Fondo Sviluppo e Coesione, che assegna per sua natura un peso maggiore ad alcune Regioni del Sud, sui 589 milioni di euro totali a disposizione, la Sicilia ne ha dunque disponibili 117, la Campania 106, mentre Toscana e Lazio si accontentano di 15 a testa, 20 la Lombardia. A livello nazionale il 25% delle risorse è destinato a voucher di tipo A, il 50% a quello B e il restante 25% al voucher C: proprio quest’ultimo, il più cospicuo, sarebbe quasi esaurito già in varie regioni. La misura, del resto, è stata pensata proprio per colmare i gap digitali di cui soffre il paese e sta riscuotendo successo; la possibilità di passare ad una connessione più performante, stabile e sicura è diventata ormai fondamentale anche per i singoli liberi professionisti, che sempre più di frequente utilizzano applicazioni in Cloud e di messa in rete dei dati, che richiedono una connettività ad alte prestazioni e un tasso di affidabilità molto elevato.