Il 31 dicembre si è conclusa la prima fase di ‘Italia Cashless’, l’articolato piano del governo per incentivare l’uso della moneta elettronica. Il primo passo è stato l’Extra Cashback di Natale dall’8 al 31 dicembre che ha fatto da apripista al Cashback 10% che scatta dal primo gennaio. Chi si è già misurato con la prima fase non dovrà fare nulla per aderire al programma definitivo, ma solo prendere nota di alcune piccole variazioni. Il Cashback natalizio con il rimborso del 10 per cento per acquisti con carta di credito in esercizi commerciali fisici è stato validato con un minimo di 10 operazioni, sino ad un massimo di 150 euro; i rimborsi sui conti correnti dovrebbero essere accreditati a febbraio. Dal primo gennaio il programma è entrato nella sua fase strutturale e si articolerà su tutto il 2021 e 2022, si potranno ottenere sino a 300 euro all’anno, divisi in 150 euro a semestre con almeno 50 pagamenti, il rimborso massimo per singola transazione è di 15 euro, tutti i dettagli delle nostre spese sono disponibili sull’app IO, nonchè il totale dell’importo accumulato. Tutti gli acquisti online sono esclusi dalla promozione come già accaduto nella prima tappa.
Sin dal giorno dello start up il Cashback di stato ha avuto un successo oltre le aspettative, tanto che dall’8 al 10 dicembre in pochi sono riusciti ad attivarlo in tutte le sue funzioni sull’app IO. I responsabili di PagoPa, la società che gestisce direttamente tutte le operazioni, hanno calcolato 232 milioni di interazioni con l’app l’8 dicembre, a riprova del vero e proprio boom che ha avuto il Cashback di Natale. L’obiettivo è quello di raddoppiare nel 2021 i pagamenti digitali pro capite in Italia. Oggi sono 56 all’anno di cui 39 su Pos.
Ancora oggi molte domande vengono poste su come funziona il cashback e in particolare quale tipo di spese sono ammesse, il governo ha più volte specificato che tutte le categorie sono ammesse, a patto che le spese siano fatte da privati cittadini. Non possono infatti partecipare al cashback tutti i pagamenti effettuati nell’ambito di qualsiasi attività di impresa, arte o professione. Per i privati, le condizioni che devono essere rispettate in ogni tipo di operazione sono sempre le stesse: l’utilizzo di metodi elettronici di pagamento, l’aver registrato i propri strumenti sull’App IO o su altri canali abilitati, e soprattutto che l’esercente utilizzi dispositivi fisici di accettazione convenzionati con PagoPa, per questoconviene sempre chiedere al momento del pagamento. Quello che non ha funzionato all’esordio del Cashback è stato l’allineamento tra le tradizionali carte di credito, utilizzate sia in modalità contactless, sia inserendo la tessere nel Pos e le app di pagamento che sono attive solo da gennaio: finora tutte le operazioni fatte con lo smartphone usando i wallet di Apple Pay, Google Pay, Paypal (anche usando normali carte registrate) non sono andate sull’accumulo del cashback, nessun problema invece con le carte di debito e prepagate e i bancomat.
Nel 2021 sarà bene segnare sul calendario alcune date che sono quelle per concorrere al Super Cashback di 1.500 euro ogni sei mesi. Ne avranno diritto coloro che rientrano tra i primi 100mila cittadini che hanno totalizzato in un semestre il maggior numero di transazioni con carte e app di pagamento, i tre semestri indicati sono dal 1° gennaio al 30 giugno 2021, dal 1° luglio al 31 dicembre 2021 e dal 1° gennaio al 30 giugno 2022. Al Super Cashback si potrà concorrere sempre, anche se si è già ricevuto il premio nel semestre precedente, gli importi infatti possono essere cumulati.
Ulteriori rinvii sono all’orizzonte invece per la lotteria degli scontrini, ci si può però intanto registrare (https://www.lotteriadegliscontrini.gov.it/portale/) e tramite il proprio codice fiscale si ottiene un codice per la lotteria da mostrare all’esercente.