Con la bella stagione, la riapertura di molti dei locali e l’eliminazione del coprifuoco in tutta Italia, l’industria del turismo è ripartita, sebbene con ancora tanti limiti. A causa della pandemia si è registrato una brusca frenata del comparto turistico, infatti nel 2019 è stato segnato l’apice, con un record storico di 437 milioni di presenze con un giro d’affari prodotto dai soli stranieri di 44 milioni di euro.
Il 2021 non sarà certamente ancora un anno da ricordare, con -2% di turismo rispetto al 2020, anno che comunque non ha brillato per presenze turistiche. Questi dati, uniti ai fondi del Recovery Found e agli altri sforzi del governo per raggiungere il rimbalzo del PIL nel 2021, ha portato a prorogare una misura varata nel 2020, il Bonus Vacanza.
Questo strumento di sostegno all’industria turistica è infatti stato non solo prorogato fino alla fine dell’anno ma anche semplificato nell’utilizzo. Vediamo insieme cos’è.
Il nuovo Bonus Vacanza, utilizzabile per il pagamento servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive, compresi bed & breakfast e agriturismi, ha come destinatari del provvedimento delle fasce di popolazione ben precise.
Queste sono identificate rispetto all’ISEE, l’indicatore della situazione economica equivalente, il documento che è richiedibile in qualsiasi CAF o commercialista e che identifica la “ricchezza” di una famiglia.
Il limite è identificato in un ISEE in corso di validità e non superiore a 40.000 euro. La misura massima del Bonus Vacanza è di:
Dal 1 luglio 2020 fino al 31 dicembre 2020, uno dei componenti del nucleo familiare deve aver richiesto tramite l’app IO, la nuova app per la pubblica amministrazione che il Governo italiano sta utilizzando sempre più spesso a partire da questa emergenza covid, il Bonus Vacanza.
Il modo più facile per accedere è tramite SPID o, tramite alcuni smartphone, appoggiando la propria carta d’identità (solo la nuova versione, quella plastificata, per intenderci) al retro del telefono.
Facendo la richiesta tramite l’app, sarà lei in autonomia a mettersi in contatto con le banche dati INPS, fare un controllo sull’ISEE e verificare il rispetto dei canoni massimi e dell’importo erogabile.
L’unico modo per utilizzarlo è tramite la nuova app IO.
Sarà possibile visualizzare il proprio QR code da presentare all’albergatore o al tour operator al momento del pagamento.
Il bonus può essere utilizzato:
Può essere utilizzato da un solo componente del nucleo familiare, in un’unica soluzione e quindi per una sola struttura.
Non ci sarà alcun rimborso se la prenotazione sarà effettuata tramite piattaforme intermediarie o portali telematici, diversi da agenzie viaggi o tour operator. Cosa vuol dire? Che i classici portali, come Booking e Expedia non saranno utili per richiedere il bonus.
Questa misura è stata resa necessaria per poter aiutare direttamente le strutture ricettive del Paese senza passare da intermediari esteri che trattengono una grossa percentuale sull’importo pagato alla struttura.
È inoltre importante che comunichiate il codice solo al momento del pagamento e non prima, per evitare che venga utilizzato per errore dalla struttura e quindi invalidato.
Altra cosa importante è che la persona che ha richiesto il Bonus Vacanza sia anche quella a cui viene intestata la fattura. Ipotizzando quindi che il bonus venga chiesto dal marito ma poi la fattura venga intestata alla moglie, non sarà possibile utilizzare il Bonus Vacanza e in particolare richiedere la detrazione del 20% in sede di dichiarazione dei redditi.