Condominio: da Luglio nuove regole di ripartizione spese

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Riscaldamento comdominiale

Per la ripartizione delle spese del riscaldamento centralizzato nei condomini quest’inverno sono in arrivo delle novità che ci porteranno a fare i calcoli in maniera diversa, tenendo in considerazione criteri di risparmio energetico e di efficientamento dei propri impianti. Viene intanto completato quel percorso che da sei anni a questa parte ha comportato l’avvento di contatori individuali in tutte le case e ora bisognerà fare i conti con la quota fissa e variabile per recepire completamente le varie direttive che si sono aggiunte per definire le nuove modalità di ripartizione delle spese energetiche in ambito condominiale. Ora dopo diverse integrazioni dallo scorso luglio il nuovo regolamento condominiale ha definito le nuove regole che prima di tutto eliminano il riferimento alla vecchia norma tecnica (Uni 10200) che stabiliva i criteri di equa ripartizione delle spese del riscaldamento centralizzato per introdurre il principio basato sull’attribuzione ai consumi volontari di almeno il 50% delle spese relative alla climatizzazione e acqua calda. La restante quota parte sarà ripartita per millesimi, metri quadrati, cubi o potenze installate. In questo modo la quota a consumo è legata prevalentemente all’uso effettivo degli impianti ed è sostanzialmente determinata dal livello di temperatura mantenuto in casa, così facendo l’inquilino è tenuto a pagare solo quella parte di calore effettivamente prelevata dai propri termosifoni.

La cosiddetta contabilizzazione del calore e la conseguente ripartizione delle spese in base alla vecchia norma in passato ha prodotto discrezionalità poco eque per le quali gli appartamenti intermedi si sono visti attribuire quote di fabbisogno inferiori, mentre gli alloggi con più dispersione, solitamente ai primi e ultimi piani, si sono visti assegnare quote maggiori e di conseguenza spese di riscaldamento più alte.

Per venire incontro all’esigenza di maggior certezze e trasparenza sui consumi di ogni singolo appartamento che compone il condominio, il nuovo regolamento impone che tutti i contatori installati dopo il 25 ottobre 2020 siano leggibili da remoto. Viene concesso sino al primo gennaio 2027 il termine ultimo entro il quale tutti i sistemi di contabilizzazione dovranno essere dotati di dispositivi che ne permettano la telelettura. Inoltre le informazioni sulla fatturazione dei consumi devono essere fornite agli inquilini almeno ogni due mesi e devono basarsi sul consumo effettivo, oppure sulle letture del contatore. La figura di responsabilità della fatturazione dei consumi viene individuata nell’amministratore condominiale o in alternativa da un altro soggetto individuato di comune accordo da tutti gli utenti. Questo responsabile dovrà anche essere in grado di rendicontare con precisione i consumi energetici e le informazioni di fatturazione garantendo il rispetto della sicurezza informatica.

I principi cardine del nuovo regolamentano puntano anche in osservanza delle direttive europee ad evitare la dispersione dell’energia impiegata per arrivare ad una riduzione dei consumi e all’emissione dei gas responsabili dell’effetto serra. Tante volte in inverno ci troviamo investiti da ordinanze municipali che regolano giorni, orari e temperature dei riscaldamenti e uno dei compiti che sarà affidato al tecnico responsabile del condominio sarà quello di vigilare sul raggiungimento e il mantenimento della temperatura negli appartamenti secondo i limiti fissati dalla legge dall’inizio alla fine della stagione di riscaldamento.

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