Dallo scorso autunno il governo è impegnato a contenere il caro bollette con diversi interventi che cercano di portare benefici diretti sui costi che i cittadini devono sostenere per le loro forniture di luce e gas. L’ultimo provvedimento di metà febbraio, dunque prima che scoppiasse il conflitto tra Russia e Ucraina, ha visto lo stanziamento di altri 5,8 miliardi per estendere gli interventi contro gli aumenti sino a fine giugno 2022. Cerchiamo di capire quali sono le reali entità degli interventi e quali vantaggi gli utenti possono riscontrare direttamente in bolletta.
I contenuti del maxi-decreto del governo
L’intervento attinge a nuove risorse, ma non si ferma lì. In campo anche una strategia energetica, resa ancora più necessaria dalle sanzioni alla Russia per l’invasione dell’Ucraina, basata sul potenziamento delle rinnovabili da un lato e sull’aumento della produzione di gas nazionale dall’altro. La copertura degli interventi durerà sino alla fine del secondo trimestre, quindi fino a fine giugno. Le misure ricalcano quelle dei primi tre mesi, con uno stanziamento però leggermente superiore, pari a circa 5,8 miliardi di euro. Con tre miliardi verranno azzerati gli oneri di sistema sulla bolletta elettrica e questo varrà sia per le famiglie che per le imprese. Ammonta a 590 milioni invece la cifra destinata alla riduzione al 5% dell’Iva sul gas, a cui andrà sommato un ulteriore taglio degli oneri per altri 480 milioni.
Rifinanziati bonus sociale e sconti in bolletta
Al rafforzamento del bonus sociale per tre milioni e mezzo di famiglie saranno destinati 500 milioni. Lo sconto nella bolletta di acqua, gas e luce ricordiamo che è previsto per le famiglie in condizioni di disagio economico e per i nuclei familiari numerosi. Stanziati anche 700 milioni nel capitolo credito di imposta a favore delle imprese energivore, già contenuto nel decreto Sostegni ter. E per la prima volta lo stesso tipo di agevolazione verrà concesso alle aziende gasivore, a cui vengono destinati oltre 500 milioni.
Le previsioni sulle prossime bollette
Nonostante i complessivi 6 miliardi di interventi del governo, il conto sarà salato. Nel primo semestre le famiglie e le imprese dovranno comunque farsi carico di un rincaro da 33,7 miliardi di euro in bolletta. Rispetto al 2019 l’Ufficio studi della Cgia di Mestre ha stimato un aumento del costo di luce e gas di 44,8 miliardi, di cui 15 saranno a carico delle famiglie e 29 alle imprese. Tradotto in impatto sulle fatture, il beneficio per i consumatori nel periodo gennaio-marzo 2022 è pari a poco meno di 10 euro al mese sulla bolletta elettrica, per un totale di circa 28 euro in meno nel primo trimestre. Come già rilevato gli aumenti toccano soprattutto i consumatori che hanno contratti con il regime della maggior tutela che subiscono la variazione periodica ogni tre mesi decisa dall’Arera, l’agenzia che regola l’energia. Ma anche i consumatori che usufruiscono dei contratti del mercato libero non possono dormire sonni tranquilli. E questo perchè ormai le forniture con prezzo variabile dopo l'iniziale accantonamento alla tariffa scelta sono ora soggette a rincari molto simili a quelli del mercato della maggior tutela. Diverso il discorso per i clienti che hanno scelto all’interno del mercato libero il prezzo bloccato che dovrebbe essere stato definito prima dell’emergenza e che a meno di rovesci ulteriori dovrebbe essere garantito per tutto il 2022.