Lo scaldabagno elettrico: quale tipologia scegliere e come risparmiare

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Scaldabagno elettrico

Il mercato dello scaldabagno elettrico è tra quelli che offre il più elevato numero di soluzioni, in commercio se ne trovano di ogni tipo, eppure è consigliabile sapere quale scegliere in termini di prestazioni ed economicità del prodotto, ma anche di risparmio energetico, con uno sguardo a quelli di ultima generazione.

Quando si arriva a decidere quale comprare è utile sapere prima di tutto le dimensioni che sono rapportate al proprio fabbisogno e volendo anche all’estetica, considerato che oggi esistono scaldabagni che guardano anche al design, oltre alla solita struttura a silos, ce ne sono di forma rettangolare o quadrata e piatti, con colori diversi dal bianco, l’argentato è il più diffuso tra le alternative.

Va da sé che se si pensa agli scaldacqua vecchia maniera, quello più grande è in grado di garantire una maggiore riserva di acqua calda disponibile per gli usi sanitari, ma la velocità di ricarico è altrettanto importante, così come la classe energetica e la presenza di termostati regolabili agevolmente. Le classi energetiche sono definite dalla lettera G sino ad A+ la più economica che consuma di meno, ma non è facile trovare apparecchi classificati A+, la maggior parte di quelli in commercio appartengono alla classe B, tuttavia esiste tutta una gamma di prodotti eco che rientrano nella categoria A, anche se costano di più. Parlavamo delle dimensioni rapportate alla capacità di contenimento di acqua riscaldata, ma i modelli di ultima generazione, appartenenti ad una fascia di prezzo alta, posso essere dotati di una funzione senza accumulo, si chiamano istantanei e sono senza serbatoio. Dunque scaldano l’acqua in tempo reale, grazie al passaggio del flusso attraverso delle serpentine particolari che la fanno uscire dai rubinetti calda subito, senza tempi di attesa e senza bisogno di mantenere una riserva d’acqua. Non esistendo serbatoio ne guadagna anche l’ingombro che si riduce drasticamente rispetto ai boiler classici.

Il termostato merita un discorso a parte, gli scaldacqua più economici danno la possibilità di regolare la temperatura una volta per tutte, mentre diversi modelli di oggi anche in fascia di prezzo media offrono termostati che a seconda delle esigenze possono essere regolati sui gradi che si vogliono ed anche programmati su ore e giorni desiderati, facendo così risparmiare energia e costi in bolletta. In commercio sono disponibili modelli con sistema intelligente Smart Control con produzione di acqua legata direttamente al consumo effettivo. Così come esistono modelli a doppia caldaia, forniti di due serbatoi che scaldano una parte dell’acqua per renderla pronta subito, mentre l’altra costituisce una sorta di riserva. E a costi non eccessivi, intorno a 600 euro, si possono comprare scaldabagni a tecnologia ibrida in classe A, impianti capaci cioè di combinare l’azione dell’energia elettrica con quella di una pompa di calore interna. Questa modalità green può far risparmiare sino al 50 per cento in più rispetto ad un boiler tradizionale.

Anche i materiali sono importanti, per evitare la dispersione termica un buon scaldabagno deve essere fornito di un isolamento con schiuma poliuretanica ad alta densità e anche le parti esterne devono avere trattamenti speciali nella verniciatura chiamata a dare un’elevata resistenza alla perdita di calore.

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