Smart Working: costi e risparmi per azienda e lavoratore

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Smartworking

Solo in Italia lo abbiamo chiamato Smart Working, una modalità che appariva l’unica possibile per diverse categorie di lavoro nei giorni del blocco totale. Nel suo report sulla vita ai tempi del lockdown l’Istat ha calcolato che delle circa 8 milioni e mezzo di persone che hanno continuato a lavorare ben 3 milioni e 700 mila lo hanno fatto da casa, il 44 per cento del totale. Sin da subito tante imprese e dipendenti si sono trovati in sintonia nel promuovere i vantaggi dello smartworking, d’altro canto nella fase post pandemica si sono levati interrogativi su costi e risparmi da mettere in preventivo con l’idea prevalente che laddove è possibile il lavoro da remoto non debba essere considerato solo un’esperienza straordinaria.

Dal punto di vista del lavoratore si possono mettere insieme vantaggi e svantaggi, cominciando dai primi si può identificare un consistente aspetto risparmio. La voce mobilità è sicuramente la più importante, in una media o grande città, escludendo i ‘commuters’, ovvero coloro che per andare sul posto di lavoro devono percorrere più di 50 chilometri ogni giorno, si può stimare un risparmio medio mensile sul consumo di carburante di 150/200 euro per chi si sposta in automobile con motore a scoppio per percorsi cittadini che non superano i 30 chilometri. Costi dimezzati per chi fa uso delle due ruote a motore. Per chi utilizza linee di trasporto pubblico urbano il risparmio calcolato sugli abbonamenti mensili può variare dai 30 ai 70 euro al mese. Si calcola che 1 italiano su 4 ogni giorno impieghi circa 90 minuti (Ricerca Regus GBS) per recarsi sul posto di lavoro e fare ritorno a casa. Lavorando in smart working, accumulando il tempo risparmiato negli spostamenti quotidiani casa-lavoro, nell’arco di una settimana si guadagna quasi una giornata di ferie.

La pausa pranzo è un altro costo importante per le economie di un lavoratore, prima del lockdown aveva provato a rilevarlo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori segnalando anche tutta una serie di rincari degli ultimi tempi che avevano portato a calcolare un pasto tipo consumato in un bar o tavola calda sino a 13,75 euro al giorno, per un totale di 275 euro al mese. Ampi i margini di risparmio per chi si porta il pranzo in ufficio, lo stesso pasto tipo preparato a casa costa circa 3,60 euro, cioè il 74% in meno rispetto a quello acquistato.

A questi principali risparmi vanno bilanciati dei costi più difficili da quantificare quando si svolge un lavoro da ufficio in casa; se non viene fornito dall’azienda e si deve partire da zero andrebbe messo in budget l’acquisto di un computer, i prezzi hanno vissuto importanti oscillazioni in alto durante la quarantena, quando un pc si poteva comprare solo online, ma tenendo lo stesso parametro oggi rivolgendosi alle grandi catene di ecommerce è possibile acquistare un portatile anche a 240 euro (14 pollici, Windows 10, Intel HD Graphics Notebook, SSD da 64GB). La connettività nelle realtà più evolute è offerta in VPN dalle singole aziende, altrimenti un utente privato deve preventivare una spesa per un abbonamento a Fibra o ADSL con spesa media dai 26 ai 30 euro mensili.

I vantaggi dello Smart Working sono anche per le imprese anche se in questo caso le stime non funzionano sul day by day, ma sono basate su proiezioni di prospettiva a medio e lungo periodo e si rintracciano sui costi immobiliari, di gestione e sicurezza del personale. Dal punto di vista delle imprese lo smart working si sta diffondendo come uno strumento manageriale innovativo che implica però un passaggio da una valutazione basata sul tempo e sulla presenza a una spostata sui risultati della prestazione lavorativa. Il lavoro per obiettivi è però solo una declinazione del lavoro in remoto, non l’unica nell’ampio spettro delle professioni e nel computo generale vantaggi/svantaggi del telelavoro restano da sciogliere tutti i nodi sulle policies per i controlli a distanza e i codici disciplinari a cui nuove norme e nuove esperienze daranno una fisionomia. Per il lavoratore lo stress di non staccare mai veramente, la sindrome da burnout è sempre dietro l’angolo, per gli esperti digital importante è identificare uno spazio di lavoro all’interno dell’abitazione, non seguire tutte le sollecitazioni che arrivano dalle notifiche e concentrarsi solo sull’attività da portare a compimento.

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