Prodotti “a km 0”o a filiera corta, su Winnerland facciamo un po’ di chiarezza sul vero significato di tale definizione e sul dove poter comprare prodotti con questa garanzia.
Complice anche il periodo pandemico, gli italiani nell’ultimo anno si sono orientati verso scelte più salutari, in particolare per quanto riguarda il cibo, privilegiando qualità e sicurezza, soprattutto in termini di provenienza e produzione. Sempre più diffusa, infatti, è la spesa definita a “Km 0” o a filiera corta, tanto da divenire per molti non soltanto un’esigenza di carattere nutrizionale, ma una vera e propria scelta di stile di vita.
Non tutti però conoscono appieno il significato della stessa e la sua reale importanza all’interno di un’economia ecosostenibile.
Per prodotti alimentari a filiera corta si intendono quei prodotti distribuiti e venduti nelle vicinanze del luogo di origine e proprio per questo più a buon mercato.
Difatti i costi di trasporto e di distribuzione sono ridotti, mancano intermediari commerciali, la vendita è diretta: dal produttore al consumatore. I vantaggi della spesa “a km 0” sono notevoli e vari: oltre al prezzo più contenuto, i prodotti alimentari a filiera corta sono in genere più genuini, garantiti nella loro freschezza, certo meno esposti ai danni del trasporto e della lunga permanenza in frigoriferi. Interesse del produttore è mantenere la genuinità e integrità del prodotto che ne costituiscono proprio le caratteristiche principali e i motivi della preferenza rispetto ai soliti prodotti in commercio.
Basti pensare al grande successo dell’agricoltura biologica che spesso si accomuna alla produzione di alimenti “a Km 0”.
Sembra trattarsi di un ritorno al passato, all’antico sistema contadino che, però, si svolgeva all’interno di una società ancora pretecnologica e si limitava a rifornire utenti di un territorio piuttosto limitato, potremmo addirittura dire del mercato di zona.
Oggi le esigenze sono mutate radicalmente all’interno di un sistema globalizzato e super tecnologico in cui si vorrebbe ritrovare il rapporto armonico e diretto tra produttore e consumatore senza però fare a meno degli strumenti tecnologici a disposizione.
Anche la distribuzione non può essere solo quella diretta nei mercati e fiere varie che comunque ancora attraggono diversi acquirenti. Il consumatore si trova spesso disorientato e confuso, non riesce a trovare la soluzione più idonea di fronte a miriadi di offerte che non sempre rispondono ai criteri reali della spesa “a Km 0”.
Mercati di contadini e allevatori locali vengono organizzati periodicamente nelle piazze italiane spesso supportati da Associazioni e Consorzi vari che garantiscono la genuinità degli alimenti e la conformità alle leggi correnti in materia di igiene e sicurezza. Non tutti i consumatori riescono però a raggiungere i mercati. A tal fine esistono “imprese green” che si occupano direttamente della distribuzione dei loro prodotti e non mancano botteghe apposite che aderiscono al circuito di “Campagna amica” e vengono rifornite direttamente dai produttori.
Ma ancora più rapida ed efficace è il supporto della tecnologia con e-commerce e app su pc, smartphone e tablet che permettono di contattare direttamente i produttori consentendo di effettuare una spesa oculata e garantita.
Ecco quali sono le migliori app di spesa a km 0 a domicilio:
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