La sensibilità degli italiani contro lo spreco alimentare è cresciuta molto negli ultimi, una consapevolezza nuova che nasce da un vecchio vizio, quello di gettare via il cibo non consumato all’istante, tanto che si stima che un terzo di tutto il cibo ogni giorno viene gettato via. Il cambiamento dei comportamenti individuali passa anche per tante iniziative innovative, con piattaforme web e app contro lo spreco di cibo che portano ad un taglio delle emissioni e ci fanno anche risparmiare. L’obiettivo delle App, spesso create e sviluppate da giovani start up è quello di mettere in collegamento consumatori e produttori per scambiare, donare o rivendere il cibo non utilizzato affinchè non finisca nella pattumiera in modo indiscriminato.
Alcune App sono progetti internazionali con community che si ingrandiscono sino a raggiungere numeri significativi; a livello consumer una delle più note è Too Good To Go, si presenta con lo slogan “Salva il cibo, aiuta il pianeta” ed è una start up ideata in Danimarca che tramite registrazione mette in contatto gli iscritti con vari operatori, dai supermercati ai ristoranti, bar, negozi di alimentari che dichiarano di avere delle scorte di cui si devono liberare e che vengono messe in vendita a prezzi molto vantaggiosi. Ci si prenota e all’orario stabilito ci si reca all’esercizio per ritirare il cibo e nel caso dei ristoranti ci si può imbattere anche in pietanze già pronte per essere mangiate e ci sono anche prestigiosi ristoranti che hanno aderito all’iniziativa che nell’ultimo anno ha chiaramente risentito delle restrizioni della pandemia, ma che sino all’inizio dell’emergenza aveva conosciuto uno sviluppo record con oltre 75mila partner e 50 milioni di utenti. Secondo gli ultimi dati disponibili Too Good To Go è presente in 20 città italiane e conta 9.000 esercizi convenzionati e 900mila utenti registrati. Sempre in Scandinavia, in questo caso in Svezia è sorta Karma, un’App specializzata nel recapitare direttamente a casa i piatti avanzati dai ristoranti che vengono venduti al 50% del prezzo di listino e vi aderiscono anche locali stellati e molto famosi.
Italianissima è Bringthefood utilizzata da diversi enti e reti di raccolta per gestire eccedenze dalla ristorazione, da esercizi commerciali di piccola e grande distribuzione e dalle organizzazioni dei produttori. Si tratta di un progetto sviluppato in Veneto e Trentino e promosso dalle Acli del Veneto in collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare. La lombarda MyFoody ha stipulato degli accordi diretti con alcune delle catene della grande distribuzione dei supermercati, raccoglie le offerte e permette agli utenti di scegliere e programmare l’acquisto di cibi prossimi alla scadenza direttamente nel punto vendita. Anche LastMinuteSottoCasa permette ai negozi con prodotti alimentari in prossimità della scadenza di informare i cittadini che si trovano nelle vicinanze dell’opportunità di acquisto di prodotti a prezzi scontati, spesso del 50 o 60%.
Le App sono convenienti anche per ristoratori e produttori che hanno modo di aumentare la loro visibilità raggiungendo nuovi potenziali clienti e trasformare l’invenduto in merce. Dunque tante le opportunità offerte dalle App contro lo spreco alimentare per limitare i danni di una pratica che porta ogni anno a distruggere 47 milioni di tonnellate di cibo che non viene consumato e a volte nemmeno preparato nelle case di tutta Europa e l’occasione per tutti noi di diventare consumatori consapevoli.