Trasloco utenze luce e gas: quanto costa e come fare

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Cambio utenze

Fare la voltura delle utenze della luce e del gas è un’operazione semplice, ma non è a costo zero. Diciamo subito che l’esborso per il trasloco delle utenze mediamente è di circa 50 euro, un prezzo che si differenzia a seconda che il contratto stipulato con l’operatore sia nel mercato libero o nel mercato a maggior tutela. La voltura di luce e gas può essere gratuita in alcuni casi, se avviene in caso di decesso dell’intestatario e viene richiesto il cambio da un congiunto erede già residente in quella abitazione.

Ma come si fa la voltura delle utenze? Di fatto l’operatore non fa altro che modificare il nome del titolare del contratto per le utenze richieste a cui poi sarà recapitata la fatturazione alle stesse condizioni. Un cambiamento notevole è in arrivo da Luglio per chi vorrà anche cambiare fornitore. Ad oggi l’operazione è sdoppiata: prima si voltura, poi si cambia. Dal primo Luglio 2021 il passaggio diventerà unico e contestuale, accorciando i tempi di attesa per il subentro. Le tempistiche dovrebbero ridursi da 45-60 giorni di oggi a 6 giorni lavorativi.

Il discorso si complica in caso di morosità, nel caso di un trasloco se l’inquilino di prima non ha pagato qualche bolletta, ci sono delle tutele per chi subentra e la morosità non si eredita. Il nuovo inquilino è però tenuto a fare una dichiarazione di estraneità con chi lo ha preceduto che a quel punto sarà esaminata dal fornitore che effettuerà un’istruttoria che purtroppo allungherà i tempi.

Ricordiamo che fare la voltura delle utenze ci evita di subire un’interruzione nel servizio. Se il vecchio inquilino ha disdetto il suo contratto le utenze verranno chiuse. Questo significa che il contatore della luce è stato disattivato a distanza, mentre a quello del gas è stato sigillato e non fornisce più il gas. Se si verifica questa eventualità dovremo richiedere un subentro per attivare ex novo le forniture a nostro nome.

Come sono distribuiti i costi per una voltura di un contratto nel mercato libero? I principali fornitori fanno pagare 25 euro più IVA come contributo amministrativo destinato al distributore locale, l’eventuale costo per la prestazione commerciale gravato da IVA e il pagamento dell’imposta di bollo (16 euro) che in alcuni casi le compagnie scelgono di non addebitare. Più cara la voltura nel mercato tutelato, ma anche più certa negli addebiti, perchè per questo segmento, peraltro residuale, i costi del cambio sono stabiliti dall’Autorità per l’energia e il gas: 25,51 euro più IVA al 22% per oneri amministrativi, un contributo fisso di 23 euro più IVA al 22% e l’imposta di bollo di 16 euro.

Una volta che si è in regola l’Authority ha stabilito un tempo massimo di 4 giorni lavorativi per rendere effettiva la voltura. Sarà poi cura della compagnia inoltrare tutte le altri comunicazioni presso i distributori e in quel caso il tutto dovrebbe avvenire nell’arco di un paio di giorni lavorativi.

Non particolarmente complicato sarà procurarsi i dati necessari per la pratica, oltre ai dati personali è richiesto il codice POD che consiste in una combinazione alfanumerica che viene assegnata all’utenza e comunicata al cliente al momento dell’allacciamento. Di solito si trova sulla bolletta e sui contatori elettronici, anche se non tutti li rendono visibili. Se non si ha altro modo per reperirlo, di solito chiamando il servizio clienti delle società interessate si è in grado di ricostruirlo. Tra i dati richiesti c’è anche l’autolettura del contatore di riferimento e l’indirizzo esatto della fornitura per cui si richiede la voltura.

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